Cosenza: storia e turismo
Cosenza: cenni storici
Cosenza è il più importante centro culturale ed economico della Calabria.
Sorge nella valle del Crati, nella confluenza del fiume Busento, circondata da monti e colline. È anche una delle poche città della regione ad aver conservato un gran numero di tracce del proprio passato.
La configurazione del centro storico è dovuta a Federico II di Svevia, che nel XIII secolo trasformò il Castello sulla Rocca di Brezza. Il complesso ha pianta rettangolare con torri ottagonali.
Cosenza fu nel corso dei secoli dominata da diversi popoli ed ognuno di essi ha lasciato la propria traccia nel tessuto urbano della città. Nel 331 a.C. fu conquistata da Alessandro il Mossolo, re dell'Epiro; nella seconda guerra punica si schierò con Annibale contro Roma; nel 410 d.C. fu invasa dai Visigoti; successivamente fu dominata da Longobardi,Bizantini, e nel 986 d.C. dai Saraceni; e in seguito da Normanni, Angioini, Aragonesi e Spagnoli.
La fioritura culturale della città avvenne nel Cinquecento grazie alla formazione di un'Accademia attiva ancora oggi e all'opera di Bernardino Telesio, che le valse l'appellativo di "Atene della Calabria". Nel Risorgimento fu teatro di rivolte e proprio a Cosenza trovarono la morte i fratelli Bandiera nel 1844.
Turismo Cosenza
Al turista che entra in città, Cosenza, offre una serie di palazzi di notevole importanza come: palazzo Vaccaro, palazzo Sersali, palazzo Martirano e palazzo Serra.
Da ammirare il Palazzo del Governo, nella cui piazza è possibile vedere anche il Teatro Rendano.
Tra gli edifici di valore monumentale sono da ricordare la Cattedrale del IV secolo al cui interno sono custoditi: il sepolcro di Isabella d'Aragona, il sarcofago di Meleagro e Atalanta e il Crocifisso in legno detto dei "Telesio", la chiesa di San Domenico e la chiesa di San Francesco.
Nel palazzo Arcivescovile vi è custodita la Croce-reliquario considerata una delle opere d'arte più preziose della Calabria.
Piatti tipici di Cosenza sono le mazzecorde, interiora d'agnello soffritte, e la pitta'nchiusa, dolce ripieno di uva passita e noci.